PHA

OBIETTIVI DEL PROGETTO PHA:
Il progetto PHA ha come obiettivi lo sviluppo di un processo di produzione sostenibile di poliidrossialcanoati (PHAs) impiegando batteri fotosintetici in bioreattori di nuova generazione alimentati con acque reflue agroalimentari, e lo sviluppo di relativi compositi termoplastici biodegradabili e compostabili a base di fibre naturali di recupero a basse costo, da impiegare per applicazioni in ambienti terrestri e marini. Nello specifico i nuovi compositi a base di PHA sono sviluppati per le seguenti applicazioni:
- Per produrre oggetti di uso domestico (posateria usa e getta);
- Per produrre vasi per florovivaismo;
- Per produrre vasi e tutori per interventi di ripristino ambientale costiero.
Il partenariato del progetto PHA è composto dal capofila FEMTO Engineering, esperta in realizzazione di stampi per injection moulding e relativa produzione di articoli plastici, ZEFIRO produttore di masterbatches, Cooperativa Sociale Giovanile, azienda di servizi che si occupa, tra le varie, di pulizia di spiagge e di florovivaismo, dai Dipartimenti di Biologia e di Ingegneria Civile ed Industriale dell’Università di Pisa e dell’istituto per lo Studio degli Ecosistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISE-CNR), supportati dal subfornitore Laboratori ARCHA.
RISULTATI:
Nel corso del progetto, è stato impiegato un particolare batterio viola esaminato per la produzione di PHA, utilizzando due differenti acque reflue agro-industriali a basso costo, provenienti dall’industria lattiero-casearia e dell’olio d’oliva, come mezzo di coltura per la crescita della biomassa. Il processo è stato ridimensionato da laboratorio a scala pilota con un bioreattore tubolare, raggiungendo una produttività della biomassa secca che andava da 86 a 149 mg / L al giorno, con un contenuto di PHA del 40-50% su biomassa secca. Sono stati prodotti formulazioni di composti biodegradabili a base di PHA e fibre naturali, come fibre di Posidonia Oceanica, segatura di legno e crusca nel corso di processi di estrusione, in presenza di quantità appropriate di plastificante e riempitivo. I granuli compositi sono stati quindi lavorati mediante stampaggio ad iniezione per ottenere diversi oggetti, da piatti e bicchieri per usi domestici (con impiego di formulazioni a base di PHA / crusca), a vasi per applicazioni in ambito florovivaistico (con impiego di formulazioni a base di PHA / segatura di legno), a vasi e tutori per applicazioni per ripristini ambientali in ambito dunale e marino (con impiego di formulazioni a base di PHA / Posidonia Oceanica). La biodegradabilità dei compositi ottimizzati è stata confermata in diversi ambienti:
- in condizioni controllate di compostaggio e nel terreno per i compositi PHA / segatura di legno, considerando che lo scenario per il fine vita di tali prodotti è l’impianto di compostaggio o come utilizzo in ambito agricolo;
- in acqua di mare su sedimenti marini naturali in mesocosmo e habitat di dune per i compositi PHA / Posidonia Oceanica, perché le loro potenziali applicazioni sono nell’ambiente marino, come nel caso di impiego per interventi di ingegneria naturale e ripristino degli habitat.



Femto Engineering s.r.l.
Progetto finanziato nel quadro del
POR FESR Toscana 2014-2020